Il tango La Mariposa (La Farfalla) fu composto dal bandoneonista Pietro Maffia e dal poeta Caledonio Flores in un periodo tra il 1921 ed il 1923, e fu senz’altro il più importante brano creato dalla collaborazione di questi due artisti.
E’ una confessione, amara e disillusa, di sentimenti intimi dopo un abbandono. Non c’è solo la tristezza e la rassegnazione per la solitudine, c’è anche la consolante reazione che porta con sé il dolore di un tradimento: l’augurio fatto alla donna che abbandona, di soffrire le pene cagionate.
Questo tango è entrato nel tempo, nel repertorio di tutti i grandi cantanti del genere. Celebri sono le interpretazioni di Gardel, di Hugo del Carril, Angel Vargas, Edmundo Rivero con l’orchestra di Anibal Troilo. Nel 2006 è stato interpretato da Juan Carlos Godoy per la presentazione del film Café de los Maestros al teatro Colon di Buenos Aires.
Osvaldo Pugliese fece diventare questo brano un classico del suo repertorio con una interpretazione, solo strumentale, magnifica. Al riguardo però Maffia (l’autore del brano), sentita la versione di Pugliese, si limitò a commentare senza alcun entusiasmo: “ Non mi piace, non è il mio tango”.
Ascoltiamo prima la versione di Troilo con l’inconfondibile voce di Edmundo Rivero. Per chi volesse seguire il testo e dare un’occhiata alla traduzione in italiano può scorrere l’articolo.
La Mariposa – Orquesta Troilo, canta Edmundo Rivero, 1949
… e poi la versione capolavoro di Pugliese che ha reso immortale questo brano.
La Mariposa – Orquesta Osvaldo Pugliese
La Mariposa
Tango 1923
Música: Pedro Maffia
Letra: Celedonio Flores
No es que esté arrepentido
de haberte querido tanto;
lo que me apena es tu olvido
y tu traición
me sume en amargo llanto.
¡Si vieras! Estoy tan triste
que canto por no llorar…
Si para tu bien te fuiste
para tu bien
yo te debo perdonar.
Después de libar traidora
en el rosal de mi amor
te marchas, engañadora,
para buscar
el encanto de otra flor…
Y buscando la más pura,
la más linda de color, la ciegas con tu hermosura
para después engañarla con tu amor.
Aquella tarde que te vi
tu estampa me gustó,
pebeta de arrabal,
y sin saber por qué yo te seguí
y el corazón te di
y fue tan sólo por mi mal.
Mirá si fue sincero mi querer
que nunca imaginé
la hiel de tu traición…
¡Qué solo y triste me quedé,
sin amor y sin fe
y derrotado el corazón!
Ten cuidado, mariposa,
de los sentidos amores…
No te cieguen los fulgores
de alguna falsa pasión
porque entonces pagarás
toda tu maldad,
toda tu traición.
Non è che sia pentito
di averti amata tanto:
quello che mi fa soffrire è il tuo oblio,
e il tuo tradimento
mi sprofonda in un amaro pianto.
Se vedessi ! Sono così triste
che canto per non piangere …
Se per il tuo bene te ne andasti
per il tuo bene
io ti devo perdonare.
Dopo aver libato traditrice
nel roseto del mio amore,
sei partita, ingannatrice
per cercare
il profumo di un altro fiore …
E cercando il più puro,
il più bello di colore, lo annaffi con la tua bellezza
per poi ingannarlo col tuo amore.
Quel giorno che ti vidi,
mi piacque la tua figura,
ragazza di periferia,
e senza sapere perché ti ho seguita,
consegnandoti il cuore,
e fu solo per il mio male.
Era così sincero il mio affetto
che non potevo immaginare il fiele
del tuo tradimento …
Che solo e triste sono rimasto,
senza amore e senza fede,
e sconfitto il cuore!
Fai attenzione, farfalla,
agli amori bugiardi.
Non lasciarti accecare dal fulgore
di qualche falsa passione,
perché allora pagherai
ogni cattiveria,
ogni tradimento
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